ATTIVITA'



Nella recente storia dell’umanità, in momenti di crisi generale, individuale e globale come quella attuale, non di rado gruppi di giovani, incamminatisi sul “sentiero sacro” della poesia, hanno invocato questa sublime arte come via di salvezza contro la guerra, la fame, il terrorismo, la tecnocrazia, l’alienazione, “la manipolazione del pensiero esercitata dai mass media asserviti alla politica o al consumismo”.

L’ultima volta questa “visione” è avvenuta ad opera della cosiddetta beat generation - oramai un classico - che dagli anni ‘50-‘60 del Novecento continua a rappresentare un vero e proprio movimento collettivo che dagli States ha attraversato gli oceani non solo esprimendo un nuovo orientamento esistenziale e poetico, ma anche e soprattutto - pur rimanendo purtroppo nella sua essenza “utopia” - un’inarrestabile emancipazione, un gesto politico di liberazione.

Jukebox all’idrogeno vuole essere non solo un omaggio alla famosa raccolta psichedelica di Allen Ginsberg ma un reading appassionato, una lettura corale di quell’universo poetico “beat” che molti di noi per anni hanno portato con sé nel sacco a pelo della memoria, ormai consunta, datata forse, ma nuovamente sovversiva come invito a non dimenticare ciò che quella generazione ha creduto di poter cambiare.

 

Info: 3474867274 - 3337527978

e-mail: info@microcosmus.org

 

microcosmus
presenta

Costa Bellezza

una performance in ricordo di Corrado Costa e Dario Bellezza

°
giovedì 2 giugno 2016 h 18.30
presso
Hegel - Laboratorio di idee
Via Ruggeri 5, Santarcangelo di Romagna

con
gianni iasimone, luca tognacci

note sparse di..
michele la paglia, marco cesarini


Ci sono delle “commemorazioni” di cui potremmo fare volentieri a meno e altre che, per il significato, il senso che implicano, anche trascendendo dal nome, o l’opera - come avviene, del resto, sempre nell’arte e in specie in letteratura -, esplodono improvvise e necessarie. E certamente figure meritevoli di essere ricordate, in quest’anno bisesto già carico di anniversari e “eventi”, sono due poeti di cui tutti tacciono.
O forse, come sovente succede ai cosiddetti “minori”, semplicemente negletti, tranne a quei pochi “soggetti strani” che continuano ad amare e seguire la poesia. Poeti differenti e distanti tra loro ma affini e diversamente fool nell’arte della parola, nel cammino ora beffardo ora disperato delle loro e nostre esistenze.

Uno è Corrado Costa, oltre che poeta, autore di prosa e performer ante litteram del secondo Novecento, emiliano di Mulino di Bazzano in provincia di Parma, già facente parte del gruppo ’63, di cui in questi giorni ricorre il venticinquesimo dalla sua precoce morte avvenuta il 9 febbraio del 1991 a Reggio Emilia, dove ha vissuto e esercitato la professione di avvocato. Autore di rara potenza, alla ricerca e sperimentazione ha aggiunto non rari interventi sarcastici, dissacranti, ironici che hanno fatto della sua poesia una delle più originali e riuscite esperienze del panorama letterario contemporaneo oltre che straordinariamente attuali.

L’altro è Dario Bellezza, romano di Roma, ribelle e artista in tutte le forme, una figura che sfugge a qualsiasi qualifica o definizione, benché si tratti ovviamente di uno scrittore, drammaturgo e, soprattutto, di un poeta. Allievo e primo interprete di P.P. Pasolini, poeta e prosatore tra i più intensi e controversi del panorama letterario del secondo Novecento, quest’anno ricorre il ventennale della sua morte, avvenuta a Roma il 31 marzo 1996. Amletico inventore di ombre e maschere, in tutta la sua vita non si è potuto sottrarre al carattere “esibitorio” della sua arte, conservando, fino alla fine, la sua forza di diverso e di “sregolato”. Non soltanto camminando nelle notti di Roma, ma incarnando i dubbi e gli ineluttabili malesseri del suo tempo, fino a una malinconica e commovente esperienza di resa e rassegnazione degli ultimi anni della sua breve vita, scelta non per “vocazione” né per autocommiserazione. Semmai per lucida e dolorosa coincidente vita privata con la triste e “orrenda” storia pubblica degli ultimi decenni del nostro paese.

informazioni e prenotazioni tel. 3408696502 - 3474867274

 

e-mail: info@microcosmus.org

 


 

 

microcosmus in collaborazione con Hegel laboratorio di idee
presenta

io sono una forza del passato

un omaggio a Pier Paolo Pasolini nel quarantennale della sua morte


domenica 22 novembre 2015 h 18,00
presso
Hegel laboratorio di idee - via Ruggeri 5 - Santarcangelo di Romagna

con
gianni iasimone, luca tognacci



Pier Paolo Pasolini è ormai un nome - un’icona - unanimemente ricordato in ogni momento e in ogni dove che solo provare a sfiorare - citare - dà un certo imbarazzo. Anche se fosse per giusto rispetto o pudore. Bene, nel quarantesimo della sua morte, vorremmo solo provare a ritrovarci fra pochi “vecchi” amici, come in un rito di versi, in una cerimonia semplice che renda omaggio alla grandezza, alla forza, alla luce delle sue parole. Leggere insieme e ascoltare ancora una volta quella parte della sua opera letteraria e non solo dove, come un profeta laico, nell’amnesia collettiva degli ultimi decenni, ci ha indicato la strada e noi ci siamo persi.




 

microcosmus e WWF Rimini

sabato 28 marzo 2015 h 21,30
presso l’Oasi WWF Ca’ Brigida, via del Grano, 333 – Verucchio

nell’ambito dell’edizione Earth Hour 2015 - l’Ora della Terra


presentano

la luce oltre la siepe

di e con daniela muratori, luca tognacci, gianni iasimone
interventi musicali di marcello tosi



La Terra non ha bisogno di luce artificiale per sopravvivere all’uomo. La Terra che tante volte possiamo vedere ripresa dall’alto di un satellite nelle sue spoglie fisicità non è il quadro di un pittore di mano incerta che confonde la narrazione e la realtà, perché: le cose sono, durano, e nel loro durare, potremmo dire, hanno bisogno di un gesto, una tregua. A volte anche di un’ora sola al buio. Semplicemente, grazie a noi, per vivere o morire. Il nostro intento comunque, più prosaicamente, è quello di stimolare i sensi attraverso la mancanza dello sguardo - della luce -, con segni imprecisi, bisbigli, tramestii, parole sussurrate spigolose e calde di bocche sconosciute, fortuiti abbracci. L’eccessiva luce, lo spreco, ha ormai atrofizzato i sensi e le ore che ci legano alla gravità dell’esistenza. Il buio di un’ora sola ci metterà tutti in scena con le parole e le testualità di nomi come Heaney, Walcott, Mandel‘štam, Pasolini, Campana, e altri poeti e scrittori che hanno “abitato” il buio e “intuito” la luce. Vivendo attimo per attimo con cautela ogni passo di questa ora dedicata a non lasciare spazi vuoti, o peggio, ferite, ma scie di storie: tutta l’incosciente storia dell’uomo sulla faccia della Terra.

…il buio è un unico interno che permette soltanto vita interiore. Nascondendo ciò che la cattura.
Les Murray

 

microcosmus e circolo dei mafattori
presentano

lasciate ogni speranza...

2° ciclo di incontri poetici

a cura di
microcosmus

da un’idea di
luca tognacci

circolo dei malfattori
via santarcangiolese 4603 poggio torriana (rn)

ingresso libero con tessera ARCI

venerdì 13 giugno 2014 ore 21,30

inaugurazione rassegna con

gianni iasimone in chiavi storte

e fabio orrico in fronte interno

venerdì 20 giugno 2014 ore 21,30

sabrina foschini in parole d’acqua

con marco marchetti al teremin
stefano pagliarani chitarra e voce


venerdì 27 giugno 2014 ore 21,30

natalia paci in pronta in bilico


mercoledì 2 luglio 2014 ore 21,30

giovanni nadiani (voce narrante)
e chris rundle (voce e chitarra)
in
pianure blues
viaggio in versi e note dalla Pianura Padana al Mississipi

lasciate ogni speranza è una produzione: microcosmus in collaborazione con: circolo dei malfattori

 


 

domenica 17 novembre 2013 h 18,30
Annalisa Teodorani
domenica 15 dicembre 2013 h 18,30
Salvatore Ritrovato
domenica 19 gennaio 2014 h 18,30
Stefano Sanchini
domenica 16 febbraio 2014 h 18,30
Stefano Dal Bianco
sabato 15 marzo 2014 h 18,30
Franco Arminio

 

 
 


Recensione di
Franco Foschi

Recensione di
Ivo Gigli

 

 



Questa prima Rassegna - che abbiamo chiamato diario di borgo - propone una serie di incontri con i poeti e la poesia che non vuole affrontare un tema, un argomento, o la ragione per spiegare un sentimento irrazionale, e nemmeno vuol essere il pretesto per celebrare un urlo individuale o collettivo dissacrante, come del resto, in certe occasioni, la poesia sa benissimo evocare. È una Rassegna che al contrario punta sulla personalità dello “scrittore” di poesie, sulla sua individualità, originalità e interpretazione del verso: intimista o protagonista, soprattutto libero che attraverso lo sguardo e l’azione del poeta ci coglie impreparati. Conoscenza e ri-conoscenza non solo della persona e personalità del poeta, ma delle infinite possibilità della parola poetica, in specie di quella lingua che si fa “corpo” sonoro, che ha bisogno di essere detta. Che esige di elevarsi dalla pagina scritta per essere degnamente pronunciata, resa evidente nella sua nuda verità di necessaria, inevitabile presa di coscienza personale e collettiva. I poeti invitati a partecipare alla Rassegna infatti hanno già nel loro “repertorio” capacità di mettere in scena le loro poesie in forma di originale performance. E proprio la “performance” sarà il punto chiave della serata. Dunque il poeta anziché solo “leggere” le proprie poesie è chiamato a “dire”, sorprendere, sbalordire, stupire, stringere forte e nello stesso tempo accarezzare per indurre chi ascolta a tornare a casa e scrivere prima di dormire nel proprio diario (interiore) ciò che è entrato, ed è rimasto, nell’anima. (d.m.)

25 novembre 2012h 18,30
Luigi Socci
16 dicembre 2012 h 18,30
Giovanni Nadiani
20 gennaio 2013 h 18,30
Gianni Iasimone
Luca Tognacci

17 febbraio 2013 h 18,30
Francesco Gabellini
17 marzo 2013 h 18,30
Manuel Cohen












Libreria
Riminese
venerdì 8 febbraio 2013 h 17,30

alla
BOTTEGA DELLA CREPERIA

p.ta Gregorio da Rimini, 9 - Rimini

presenta
il nuovo libro di
Gianni Iasimone

CHIAVI STORTE
(poesie 1976-2012)

Prefazione di Manuel Cohen
_______

Mobydick
www.mobydickeditore.it

presenta il libro Giampaolo Proni
semiologo, scrittore

introduce Luca Tognacci
poeta, performer

sarà presente l’autore
che leggerà alcuni versi del libro

seguirà aperitivo

a cura della BOTTEGA DELLA CREPERIA









DEL MARTIRIO

ovvero
- da Osi p Man del ’Stam a Pier Paolo Pasolini-
la poesia come la vita

 

a cura di: GIANNI IASIMONE
introduce Fabio Orrico
interventi musicali di Alessandro Buccioletti

Giovedì 7 giugno 2012 / ore 21.30

QUILOMBO.
via del Carso, 13 / 61100 Pesaro


Ingresso libero
prenotazione obbligatoria: quilombo.info@gmail.com
infoquilombo@libero.it






col cuore e con l'arte: appuntamenti per l'essere


domenica 11 marzo 2012 ore 19.30
presso la SALA 5X10 vicolo Forzieri 6, Borgo San Giuliano, Rimini

la rassegna "Degusta Inediti" presenta

Pescatrice speziata
un racconto erotico di Daniela Muratori

con Daniela Muratori e Maria Costantini
una produzione SALA 5X10 in collaborazione con Microcosmus letture e disquisizioni, dalla raccolta Alici Marinate di Daniela Muratori, dedicate al mistero del sentimento erotico,
accompagnate da una degustazione di vino e assaggi gastronomici

è gradita la prenotazione tel. 339.1923650 – 340.8696502



L'Arte del Racconto
un seminario-laboratorio di Teatro
a cura di gianni iasimone

ogni mercoledì sera dalle h 21 alle h 23,30 a partire dal 16 novembre 2011


presso la Sala 5X10, via dei Forzieri, 6 – Borgo S. Giuliano – Rimini

Non è un corso, semmai un seminario-laboratorio teorico-pratico di teatro di narrazione, teatro di poesia, Teatro. In forma di studio. Partendo dalla tradizione orale alla sperimentazione “modernista”. Oltre ogni schema e metodo, per un nuovo teatro. Necessario e “contrario”. Ricordi, sogni, storie, racconti che muovono dal bisogno di comunicare. Condividere la propria storia, la propria esperienza. Con la parola, le parole che in teatro si devono “sentire”, e se non ci sono si devono “vedere”. Le parole come medium privilegiato - abusato - di comunicazione e il corpo come mezzo per scoprire nuove possibilità fisiche e sensoriali: respiro, voce, suono-ritmo, postura, gesti, tic, resistenze-reticence, automatismi inconsapevoli, e non solo. Dalla passività alla consapevolezza. Dalla narrazione del sé alla narrazione del mondo.

Il racconto come strumento creativo e comunicativo. Come forma primaria di teatro. Come occasione di crescita personale e collettiva.

Con la partecipazione diretta dei partecipanti “diremo” di ognuno che più non si ri-conosce, anche attraverso la scrittura, e di quei narratori e poeti che ci faranno “re-agire”, non solo in scena, e “ri-sentire” dentro e “fuori” di noi finalmente le corde della ormai dimenticata - intensa - umana vitalità. (g.i.) 

“Invito le persone a tirare fuori la loro storia, perché graffiarsi le mani, dormire sulla terra fredda, brancolare nel buio, e tutte le avventure che capitano, valgono tutto. Su ogni storia deve cadere qualche goccia di sangue, se dev’essere di medicamento (...) Questo è il lavoro. L’unico lavoro.” (Clarissa Pinkola Estés)

“La narrazione è più efficace quando non cerchi di riprodurre la vita, ma quando con onestà la trasformi in un racconto (…) la magia di chi lavora con le parole, quella di doversi riconquistare ogni volta sul campo la legittimità a pronunciarle” (Roberto Saviano)

Per: Attori e aspiranti attori, chiunque sia sinceramente motivato e disponibile a mettersi in gioco e interessato a migliorare la propria relazione con se stesso e gli altri.

Durata: 15 ore articolate in 6 incontri ogni mercoledì sera dalle h 21 alle 23,30 a partire dal 9 novembre 2011. Prevista la partecipazione eventuale di ospiti (attori, musicisti, etc.) e la possibilità, se “necessario”, di un saggio finale aperto al pubblico.

Il seminario-laboratorio è a numero chiuso (max 10 partecipanti). È richiesto un abbigliamento comodo.

Per informazioni e iscrizione inviare una mail con una breve scheda biografica a: info@microcosmus.org, oppure telefonare al 347.4867274.

Organizzazione: Microcosmus (www.microcosmus.org), in collaborazione con Sala 5X10 (www.sala5x10.it).







:col cuore e con l'arte: appuntamenti per l'essere

domenica 13 novembre ore 19.30
presso la SALA 5X10
vicolo Forzieri 6, Borgo San Giuliano, Rimini

la rassegna "Degusta Inediti"
presenta

Alici Marinate

(racconti erotici)
di Daniela Muratori

una produzione SALA 5X10 in collaborazione con Microcosmus

letture e disquisizioni dal libro di racconti "Alici Marinate" di Daniela Muratori dedicate al mistero del sentimento erotico, accompagnate da una degustazione di vino e assaggi gastronomici

è gradita la prenotazione
tel. 3391923650 – 3408696502

info@sala5x10.it          www.sala5x10.it

info@microcosmus.org             www.microcosmus.org






in collaborazione con CGIL e ANPI
sabato 9 aprile 2011 - ore 18,00

presso

 

risorgimento, unità, libertà

un happening letterario

maratona di letture, e performance, aperta
a tutti quelli che vogliono portare un loro contributo oltre
Pinocchio, Giamburrasca e il libro Cuore

a cura di daniela muratori e maria costantini

ingresso libero

Che cos’è l’Unità della nazione Italia? Ad una riflessione più distaccata, si può affermare che prima dell’idea politica ci sono stati di certo valori che partono dalla scrittura. Dalla letteratura e nello specifico dalla lingua. La lingua di quegli autori che da Foscolo e più laicamente da Leopardi hanno inciso sulla nascita del concetto di “nazione” e che troverà il suo concepimento nelle idee e nell’azione di uomini come Mazzini o Garibaldi. Ma a noi interessa proprio questa “origine” del concetto - o “visione” - di futura nazione che verrà espressa con maggiore forza l'indomani dell'Unità d'Italia da quegli autori come Collodi, De Amicis o Vamba che hanno scritto e inventato tre personaggi che da allora non ci hanno più abbandonato: Pinocchio, Giamburrasca ed Enrico del libro Cuore. E non solo. Ma è soprattutto attraverso le avventure di questi tre personaggi che ritroviamo l'Italia dopo la sua difficile unione. Testi scritti con il chiaro scopo di insegnare ai giovani cittadini del Regno le virtù civili, ossia l'amore per la patria, il rispetto, la lealtà, lo spirito di sacrificio, la dignità, l'eroismo, la libertà.

(d.m.)

info: 340.8696502 – 339.1923650

e-mail:
info@microcosmus.org
info@sala5x10.it






ISAL incontra la Poesia


Sabato 23 ottobre 2010 ore 20
Ristorante da Marco (sala riservata) V.le Tiberio, 8 – Rimini

Le tue poesie nascoste nel cassetto e mai dette…
che ISAL ti invita a leggere dopo una piacevole cena fra amici

Intervalli musicali con il quartetto di chitarre
“Agostino Di Duccio”


Contributo serata € 25,00, cena compresa.

Il ricavato è interamente devoluto all’Associazione ISAL per l’acquisto di una TMS, apparecchiatura per la Stimolazione Magnetica Transcranica utile nel “dolore difficile” di origine cerebrale.


Info: eventi.isal@gmail.com – 340.6107784
(Alessandra, dalle 16,30 alle 19,30)



REGOLAMENTO
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sabato 17 luglio 2010 - ore 19,00
nell’ambito della Festa del P.D.
Parco Ausa - via Euterpe - Rimini

PAROLE NEL VENTO

un reading di poesia, narrativa, filosofia e altro
di daniela muratori
con daniela muratori e maria costantini
note sparse di fabio muratori
regia di gianni iasimone

in collaborazione con

con il contributo della Provincia di Rimini –
Assessorato alle Politiche Sociali
in collaborazione di SALA 5X10
ingresso libero

Ci sono parole come viaggio, amore, affetto che alludono a cose ordinarie, comuni, ma riflettono significati inquietanti, a volte opposti, spesso dolorosi, sorprendenti. E per organizzare quelle parole da sempre nella letteratura ci sono dei generi specifici, come la poesia o il racconto, ma anche la filosofia e altro, che attraverso la scrittura rievocano perfettamente ciò che gli occhi vedono, il corpo vive e l’anima restituisce.

Ma il suono delle parole spesso è più forte se a proporlo sono donne, non necessariamente poetesse o narratrici, ma donne “protagoniste”, come è stato soprattutto per quelle “viaggiatrici” nate e vissute fra la fine dell’800 e tutto il ‘900. In tal senso, Parole nel vento è un incontro con le testualità di donne che attraverso la loro voce e sensibilità, il loro sguardo, hanno dato un contributo “differente” alla sempre più travagliata storia del mondo.

Ciò che accomuna le “voci” che abbiamo scelto non è solo il dato anagrafico ma soprattutto il contesto sociale nel quale vivono e si confrontano. Il ‘900 è un secolo di innovazioni, scoperte, dove cambia l’approccio con la geografia, cambiano le relazioni, i costumi, e soprattutto c’è la guerra. È anche un secolo in cui predomina nei pensieri il viaggio, viaggio fisico e interiore. Conoscenza del sé, o fuga e ritorno a se stessi. Con un’accelerazione degli ultimi decenni fatta di conquiste sociali e cambiamenti impensabili fino all’altro ieri.

Nonostante ciò, soprattutto nella storia della relazione uomo-donna, sembra niente sia cambiato. Con queste poche Parole nel vento si vuole dare voce e testimonianza di una realtà a volte incredibile fatta di amore e odio, di sogni e paura, di leggerezza e sangue, di ricordi e affetti stracciati di persone normali, come noi.
(d.m.)

info: 340.8696502 – 347.4867274





L’arte antica del narrare
dal racconto alla poesia orale

Biblioteca Comunale “Raffaello Paone”
Via Sotto la Chiesa, 1 – 81040 Pietravairano (CE)
Tel./fax 0823.984962
e-mail: infogio.pietra@gmail.com
sito web: www.comune.pietravairano.ce.it

responsabile scientifico: dr. Giuseppe Angelone
tel. 328.2884344

COMUNICATO STAMPA

Domenica 20 giugno, alle 18.30, si chiuderà il denso programma culturale della Biblioteca Comunale di Pietravairano, diretta da Giuseppe Angelone, con un incontro dedicato alla cultura e alle tradizioni popolari. Gianni Iasimone, poeta, performer, attore, regista, autore di testi teatrali e studioso di cultura popolare converserà su "L’arte antica del narrare dal racconto alla poesia orale".

Laureato in DAMS e Master in Poesia Contemporanea, Iasimone è autore di numerose pubblicazioni. Sue poesie e interventi sono apparsi su prestigiose riviste del settore. Ha realizzato delle performances poetiche itineranti ed ha letto i suoi versi in diverse piazze e teatri italiani.

La conversazione trarrà spunto dal suo saggio critico “Conta nu cuntu! Il racconto orale come strumento creativo e comunicativo” (2002), che analizza la complessa cultura popolare dell’alto casertano, un territorio al centro di molteplici interrelazioni storiche e geografiche. Da questo saggio Iasimone ha tratto anche uno spettacolo dal titolo “Raccontami una storia”, che ha riscosso notevole successo di pubblico e di critica al Pianoterra-teatro di Rimini nel 2003.

Tel./fax 0823.984962
e-mail: infogio.pietra@gmail.com
sito web: www.comune.pietravairano.ce.it

responsabile scientifico: dr. Giuseppe Angelone
tel. 328.2884344



23 maggio 2010
prima giornata nazionale della promozione della lettura

LIBRI IN SCENA
Otto attori leggono per la città


Domenica 23 maggio, alle ore 17.30, in occasione della Prima giornata nazionale di promozione della lettura, presso la Corte delle Biblioteca Gambalunga (in caso di maltempo Sala del Settecento), otto attori riminesi (Damiana Bertozzi, Marco Bianchini, Maria Costantini, Gianni Iasimone, Daniela Lupparelli, Daniela Muratori, Enrico Rotelli, Stefania Tamburini) e due musicisti (alla chitarra Fabio Salvi, alle percussioni Michele La Paglia) proporranno un reading di frasi, brani, aforismi che raccontano storie di libri (intriganti, necessari, sorprendenti, inutili, noiosi, pericolosi, innocui…), narrazioni sui lettori (bulimici, anoressici, comuni, pigri, vagabondi, militanti…), fantasticazioni su biblioteche labirintiche e infinite, luoghi di vampiri, misteri e delitti, ma anche mete di voraci e dilettevoli scoperte; e poi racconti di intrighi, eroismi, tradimenti smascherati sfogliando le pagine uscite dalle penne di Italo Calvino, Ermanno Cavazzoni, Peter Handke, Alberto Manguel, Orhan Pamuk, Virginia Woolf, Carlos Ruiz Zafón, e molti altri ancora. I libri andranno quindi in scena non solo per raccontare storie e personaggi, ma per narrare dei lettori che li “ricreano”. Le letture sceniche, coordinate da Gianni Iasimone, sono state ispirate da un libretto sui libri “della vita” di un’accanita “lettrice comune”: In corpore vili. Anatomia di una lettrice, di Lorella Barlaam, appena uscito da Guaraldi editore (www.guaraldi.it), nato da una conversazione che l’autrice ha tenuto in occasione di “Biblioterapia – Come curarsi (o ammalarsi) con i libri” (novembre-dicembre 2009). Un progetto che nasceva anch’esso dall’intenzione di fare della Biblioteca Gambalunga una “casa dei lettori” oltre che dei libri, attraverso la promozione di una lettura critica, consapevole e “avventurosa”, un’attenzione che, nell’ultimo anno, ha portato alla creazione all’interno della Biblioteca Gambalunga di due “Gruppi di lettura” (che si incontrano una volta al mese in nome di una lettura condivisa e consapevole).

Nessuna ideologia pedagogica fine a se stessa dunque, ma la convinzione che la lettura sia uno strumento e non un fine, un’opportunità piacevole, a volte faticosa, necessaria per allargare la nostra visione della vita, entrare in comunicazione con gli altri, mettere in condizione di giudicare e quindi di scegliere. Vale a dire uno strumento necessario alla vitalità della convivenza democratica.

La biblioteca si propone quindi come occasione e opportunità di incontro con i libri, di dialogo e scambio con e fra le comunità dei lettori, da realizzarsi attraverso una politica di reciproca ospitalità e amicizia. All’idea di amicizia fra cittadini e istituzioni per attuare politiche attente alla diffusione della lettura, delle idee e delle diverse espressioni della creatività, è ispirato “questo pomeriggio di un giorno da lettori”, la cui realizzazione si deve alla generosità di alcuni artisti, che hanno accolto la proposta di regalare alla città un poco del loro tempo e delle loro competenze; di condividere le loro passioni.

Hanno collaborato alla realizzazione: Istituzione Musica Teatro Eventi del Comune di Rimini, Rimini Teatri, i Gruppi di Lettura della Biblioteca Gambalunga.

L’ingresso è libero.


Per informazioni: Biblioteca civica Gambalunga

Tel. 0541.704486 - www.bibliotecagambalunga.it

 




presso la


venerdì 26 marzo 2010 ore 21,30
via dei forzieri, 6 - borgo san giuliano - rimini
presenta

Dottore, mi lasci piangere

una performance sulla follia d’amore (?)
di e con daniela muratori
con la partecipazione di valeria ligi, maria clotilde fangarezzi
alla fisarmonica ivan barbari
cura della produzione gianni iasimone


con il contributo della Provincia di Rimini
Assessorato alle Politiche Sociali
in collaborazione di SALA 5X10 ingresso libero



ingresso libero

“I manicomi erano posti dove succedevano cose inenarrabili, e la verità sul manicomio non la dirò mai; lo faccio per rispetto ai giovani, che non devono sapere…”

In seguito a un forte esaurimento, Alda Merini venne fatta internare a sua insaputa dal marito in un ospedale psichiatrico, dove subito si rese conto di essere entrata in un labirinto da cui avrebbe fatto fatica ad uscire. Un po’ per l’effetto delle medicine e un po’ per il grave shock subito, rimase in stato di coma per tre giorni durante i quali, scomparsa la paura, rassegnata aspettava la morte.
Dopo qualche giorno il marito andò a prenderla, ma lei si rifiutò di seguirlo. Di lui non si fidava più, ed era così debole e confusa che a casa non avrebbe potuto far nulla. E per quella sua “seconda scelta” pagò con dieci anni di coercitiva punizione. Gli anni che vanno dal ’61 al ’72 Alda Merini li trascorre in larga parte nella clinica psichiatrica milanese Paolo Pini.

Solo dieci anni dopo le sue dimissioni - dopo aver scritto fin da ragazza versi che raggiungono i picchi più alti della poesia di quegli anni, e che già avevano “disarmato” nel ‘60 lo stesso Pasolini -, scrive la sua prima opera in prosa, L’altra verità – Diario di una diversa, che non è un documento, né una testimonianza sui dieci anni trascorsi in manicomio, semmai un incontro con “la perfezione del dolore“, dove “la folle” grazie alla parola trova il suo più profondo significato, ma anche la salvezza, o la redenzione.

Ma “il vero Diario non è mai stato scritto e io sola - la mia anima - ne è l’unica depositaria“, dice la Merini. Perciò Dottore, mi lasci piangere, tratto dalla più recente raccolta di versi e epistole, Lettere al dottor G., opera edita da Frassinelli nel 2008, diventa un passaggio interiore che la Merini scava guidandoci per un corridoio stretto oscurato dal delirio o illuminato dall’amore, tentando con le parole scritte una strada, un varco, uno strumento per svelare più intimamente il senso dell’esistenza e quel “grande contenuto dolore, tanto grande, quanto grande può essere la misura di un sacrificio umano”.

In questo senso, Dottore, mi lasci piangere, non racconta, non giudica, piuttosto condensa in una performance “irrappresentabile” nel teatro malato del nostro mondo una “trinità” al femminile incarnata, per “digressione”, nel corpo e nell’anima, nella voce del muto dolore, della lucida visione, della poesia. (D.M.)

 




BIBLIOTECA CIVICA GAMBALUNGA
Sala del Settecento, Rimini

Lunedì 8 marzo 2010 alle ore 18.00 nell’ambito della
Giornata internazionale della Donna

QUANDO TUTTE LE DONNE
DEL MONDO...

parole da ascoltare, libri da leggere, consultare e guardare



presenta

PAROLE NEL VENTO
un reading di poesia, narrativa, filosofia e altro
di daniela muratori
con daniela muratori e maria costantini
note sparse di carlo calderano
regia di gianni iasimone

con il contributo della Provincia di Rimini –
Assessorato alle Politiche Sociali
in collaborazione con SALA 5X10


ingresso libero

Lunedì 8 marzo alle ore 18.00, presso la Sala del Settecento della Biblioteca civica Gambalunga, Daniela Muratori e Maria Costantini propongono Parole nel vento (regia di Gianni Iasimone, note sparse di Fabio Muratori), un reading di testi poetici, letterari e filosofici di donne che con il loro sguardo hanno dato un contributo "differente" alla travagliata storia del Novecento. Il percorso inizia con l'ascolto delle parole di Goliarda Sapienza, una delle personalità più originali del secolo, incontra le idee controcorrente di Susan Sontag, il misticismo ed erotismo di Alda Merini, il "dolore troppo precoce" di Ingeborg Bachmann, le riflessioni sulla vita e la morte del medico Iona Heath, le parole della sacerdotessa del rock Patti Smith, le varianti "scandalose" della parigina Marthe Blau, le denunce della giornalista russa Anna Politkovshaja, e tante altre voci ancora.

La giornata dell'8 marzo non è solo una giornata di festa, ma viene celebrata in molti paesi europei per ricordare le conquiste delle donne, in memoria della tragica morte delle operaie tessili newyorchesi, che l'8 marzo 1908 morirono fra le fiamme sviluppatesi nella fabbrica in cui erano state rinchiuse per impedire loro di protestare contro le pesanti condizioni di lavoro.




venerdì 18 dicembre 2009 - ore 21,15
presso la

via dei forzieri, 6 - borgo san giuliano - rimini

PAROLE NEL VENTO

un reading di poesia, narrativa, filosofia e altro
di daniela muratori
con daniela muratori e maria costantini
note sparse di carlo calderano
regia di gianni iasimone

con il contributo della Provincia di Rimini –
Assessorato alle Politiche Sociali
in collaborazione di SALA 5X10
ingresso libero

Ci sono parole come viaggio, amore, affetto che alludono a cose ordinarie, comuni, ma riflettono significati inquietanti, a volte opposti, spesso dolorosi, sorprendenti. E per organizzare quelle parole da sempre nella letteratura ci sono dei generi specifici, come la poesia o il racconto, ma anche la filosofia e altro, che attraverso la scrittura rievocano perfettamente ciò che gli occhi vedono, il corpo vive e l’anima restituisce.

Ma il suono delle parole spesso è più forte se a proporlo sono donne, non necessariamente poetesse o narratrici, ma donne “protagoniste”, come è stato soprattutto per quelle “viaggiatrici” nate e vissute fra la fine dell’800 e tutto il ‘900. In tal senso, Parole nel vento è un incontro con le testualità di donne che attraverso la loro voce e sensibilità, il loro sguardo, hanno dato un contributo “differente” alla sempre più travagliata storia del mondo.

Ciò che accomuna le “voci” che abbiamo scelto non è solo il dato anagrafico ma soprattutto il contesto sociale nel quale vivono e si confrontano. Il ‘900 è un secolo di innovazioni, scoperte, dove cambia l’approccio con la geografia, cambiano le relazioni, i costumi, e soprattutto c’è la guerra. È anche un secolo in cui predomina nei pensieri il viaggio, viaggio fisico e interiore. Conoscenza del sé, o fuga e ritorno a se stessi. Con un’accelerazione degli ultimi decenni fatta di conquiste sociali e cambiamenti impensabili fino all’altro ieri.

Nonostante ciò, soprattutto nella storia della relazione uomo-donna, sembra niente sia cambiato. Con queste poche Parole nel vento si vuole dare voce e testimonianza di una realtà a volte incredibile fatta di amore e odio, di sogni e paura, di leggerezza e sangue, di ricordi e affetti stracciati di persone normali, come noi.
(d.m.)





domenica 18 ottobre 2009, ore 16
biblioteca cda- wwf rimini “bruno marabini”
via del grano, 333 verucchio (rn)


presenta

un reading di
gianni iasimone

In un tempo di crisi globale e individuale, insopportabile - amorale - diventa il lusso ostentato, lo spreco generalizzato. Il ritorno alla sobrietà, alla semplicità, “liberato” dalla retorica in agguato, può essere l’antidoto più efficace per combattere questa ormai letale patologia dell’umana civiltà.

Quindi, ciò che è essenziale per vivere - si badi bene, anche per sopravvivere -, può acquistare un nuovo, epifanico valore, tra i persi valori.
E in questa prospettiva, ciò che mangiamo può essere il primo passo reale, verso un nuovo e consapevole stile e/o modo di vivere.

Al contempo, se conserviamo il “lusso” e lo “spreco” - ovviamente sarebbe meglio dire il “piacere” -, della lettura che può restituire il gusto, l’aroma, il profumo di un piatto povero - una madeleine di proustiana memoria o una ratatouille che sia - di un tempo dell’infanzia che ormai sembra lontanissimo e che abbiamo amato, allora quel valore sarà veramente “aggiunto” all’insensatezza delle nostre ormai povere, veloci, distratte vite. (g.i.)

 




il Bello e il Buono
Spettacolo itinerante di musica, teatro e giocoleria, per le strade del centro storico di Santarcangelo di Romagna
domenica 17 maggio 2009 ore 17
con Trio Cluster, CircaTeatro, Maurizio Antolini, Marina Paganelli, Lamberto De Muro
a cura delle Associazioni Anziani insieme, Assalti al Cuore, Circolo Montecavallo, Il Bastimento, Microcosmus, Ora d’Aria, Unione italiana Ciechi, Università aperta comunicazione e organizzazione Saura Bizzocchi, Lucia Lamarra, Leonora Lotti, Valentina Zangari direzione artistica Annamaria Arcangeli, Giovanni Iasimone si ringrazia Assessorato Attività Economiche della Provincia di Rimini, Blu Nautilus, Associazione Noi della Rocca, Passioninsieme, Società Operaia di Mutuo Soccorso, Maria Angela Bellavista, Alcide Fantini, Franca Zanni

Non è vero che il bello
è dentro le persone.
Il bello sta nei capelli
sta oltre le siepi
e tu sei fortunato
se te lo tiri dentro.
(Nino Pedretti, E’ bèl)

Quando la formazione diventa spettacolo
Il bello e il buono è uno spettacolo itinerante che si terrà domenica 17 maggio 2009 alle ore 17, per le vie e le piazze del Centro Storico di Santarcangelo di Romagna. Un gruppo di attori, musicisti e giocolieri condurranno i partecipanti alla scoperta di alcuni dei luoghi più suggestivi del borgo antico di Santarcangelo: Piazzale della Collegiata, Porta Cervese, Piazzetta Scarpellini per finire nell’incantevole cornice di Celletta Zampeschi dove l’atmosfera del luogo verrà resa ancora più intima ed emozionante da “assaggi di bellezza e di bontà”…
Musicisti come il Trio Cluster, e attori, trampolieri e giocolieri di CircaTeatro sono solo alcuni degli artisti che accompagneranno il pubblico in un viaggio immaginario nelle dimensioni del bello e del buono, in omaggio al valore della cultura e dello stare insieme. Il bello inteso come bello dell’arte, nelle sue molteplici espressioni: il teatro, la musica e soprattutto la poesia dello sguardo, del paesaggio e delle relazioni.
Il buono inteso sia come valore positivo del costruire insieme progetti di solidarietà, cultura e aggregazione, sia come riscoperta dei cibi semplici e genuini.
Questi temi non sono casuali rappresentano l’identità dello speciale gruppo di lavoro che ha ideato, progettato ed interamente gestito l’evento. Il bello e il buono è infatti evento speciale perché oltre all’esibizione in sé, è stato interamente organizzato dal “Corso di formazione in Gestione degli eventi per le Associazioni di Promozione Sociale” promosso dalla Provincia di Rimini, Assessorato alle Politiche Sociali, ed organizzato dal Cescot di Rimini.

Quindici associazioni molto diverse fra loro, dai Circoli per Anziani alla Unione Italiana Ciechi, da Università aperta ad associazioni culturali ed artistiche come Microcosmus, Assalti al cuore ed altre ancora, dopo aver partecipato alle lezioni teoriche sulla “organizzazione degli eventi”, sono passate dalla “teoria alla pratica”.

Il “project work”, facente parte del percorso formativo si è trasformato in evento vero e proprio e rappresenta un esempio di come la formazione può offrire, oltre ad un bagaglio di conoscenze, anche un’occasione pratica per sperimentare le competenze acquisite.
Gli “studenti”, sotto la supervisone di due docenti, Maria Angela Bellavista e Remo Vigorelli, si sono occupati di tutti gli aspetti dello spettacolo da quelli artistici: ideazione e regia, a quelli organizzativi: comunicazione, promozione, relazioni esterne e ricerca partner. Si è realizzato così un reciproco scambio di influenze tra soggetti lontani per quanto riguarda l’ambito di interesse, ma che decidono di dialogare in un comune discorso di bellezza, arte e solidarietà. L’obiettivo, da tutti condiviso, è la sensibilizzazione sui temi del recupero del patrimonio culturale, degli usi e costumi, dell’impegno ad essere “attori” convinti, responsabili e consapevoli di una società sempre più veloce e distante.
Valori centrali e fondati delle Associazioni di Promozione Sociale.

Lo spettacolo si terrà all’interno della ormai storica manifestazione Balconi Fioriti e “partirà” alle ore 17 da Via L. De Bosis angolo Via G. Faini.

Per info: Cescot Rimini - Annalisa Santini: Tel. 0541.441924 annalisa@cescot-rimini.com - www.cescot-rimini.com

 



 





 



domenica 19 ottobre 2008, ore 16
biblioteca cda – wwf rimini “bruno marabini” via del grano, 333 verucchio (rn) presenta

VOCI DELL’ONTANO E ALTRI ALBERI

un reading di daniela muratori


Ricordi, sogni, storie, racconti che si muovono tra gli alberi come riflessi di luce, ombre lontane. Quegli alberi che non si spostano, ma possiedono un loro carattere che comunicano in vari modi, esseri liberi - e sempre più preziosi - che sentono e parlano a chi sa ascoltare la loro voce. E tra le fronde e i rami dei maestosi alberi dell’Oasi Ca’ Brigida con alcuni attori daremo voce a quel fruscìo vitale che “è”, a prescindere dalla nostra consapevolezza.
Partendo dalle brevi storie di Mauro Corona, scultore e scrittore, che ha passato quasi cinquant’anni di vita nei boschi delle montagne friulane, diremo di quei narratori e poeti che ci faranno “camminare” accanto a loro con passo - per un giorno almeno - più lento e sicuro.  Diremo della natura che non più si ricorda e di quelle sensibilità che sanno che “finché il cuculo canta vale la pena di ascoltarlo”.
D.M.





Libreria Spartaco-Interno4,
Santa Maria Capua Vetere
venerdì 10 ottobre, ore 19.00




Recensioni al libro
"Il mondo che credevo"
di Gianni Iasimone


 


Libreria Spartaco-Interno4, Santa Maria Capua Vetere
venerdì 10 ottobre, ore 19.00
"Scrittori in carta e ossa. Una sera con."
Gianni Iasimone autore di "Il mondo che credevo"


Reading musicale con Carlo Calderano (chitarra) e Michele La Paglia (percussioni) "Il mondo che credevo.
Poema metà-fisico" (Mobydick editore) diventa performance, venerdì 10 ottobre (ore 19.00), nella libreria Spartaco-Interno4 di via Martucci a Santa Maria Capua Vetere: la lettura dell'autore, Gianni Iasimone, sarà accompagnata dalla chitarra di Carlo Calderano e dalle percussioni di Michele La Paglia. I versi, ora ironici o amari, ora polemici o arrabbiati, si trasformano, pagina dopo pagina, in un urlo che dà voce al nostro tempo. Piano armonico, tubi, jambé e chitarra si fondono con la voce del poeta in un ritmo incalzante. Dal libro è stato tratto lo spettacolo teatrale "Irrimediabile" che ha debuttato con successo nel 2007 al "Teatro del Mare" di Riccione.

Il libro "Il mondo che credevo. Poema metà-fisico" è la storia di un uomo come tanti, "meridionale del sud", che dal suo microcosmo soleggiato si ritrova proiettato in un paesaggio di ombre, destinato al rifiuto e allo straniamento. Una scelta forzata, una costrizione per un'"anima migrante" che rappresenta una leopardiana perdita delle illusioni, il disinganno, l'inesorabile svelarsi della realtà, "trovatore senza più voce". Iasimone sceglie una forma originale di linguaggio, che usa la parola poetica non solo - nella prospettiva pasoliniana - come "canto popolare", ma anche e soprattutto come strumento "fisico" del ritmo. "Ecco, finalmente, una rarità: un libro di battaglia. Un libro truce, appassionato, violento e disperato. Devastante e, va da sé, bellissimo" (Rivista Letteraria Tratti, n. 72).

L'autore Nato nel 1958 a Pietravairano, vive a Rimini. Gianni Iasimone è poeta, studioso di tradizioni popolari, attore, regista, autore di video e testi teatrali. Sue poesie sono apparse sulle riviste "Hyria", "Opposizioni", "Mongolfiera", Poiesis", "Tratti" e nell'antologia "Bologna e i suoi poeti". Suoi la raccolta di versi "La memoria facile" e il saggio critico "Conta nu cuntu! Il racconto orale come strumento creativo e comunicativo" (Caramanica editore). Tra le performance poetiche, realizzate in piazze e teatri, "Chiavi storte", Bologna 1989; "Irreparabile è questa notte", Rimini, 2004; "Pellegrinaggio nel bosco", Verucchio, 2005.

I musicisti Carlo Calderano, chitarrista, co-fondatore del gruppo Kamenbert a Barcellona negli anni Ottanta. Vive da poco in Italia. Collabora con la cover band dei Pink Floyd Sound Project ed è il chitarrista della cover band Elvis Presley periodo 70 Silverbuiks. Ha creato progetti acustici con Cristian Bagnoli (Steve Rogers Band e Vascombriccola), con Michele La Paglia e Sara Mezzaluna. Michele La Paglia, percussionista, è di Enna. Si interessa di strumenti di manifattura popolare dell'area mediterranea e da alcuni anni si è dedicato all'approfondimento della connessione esistente nel rapporto ritmo-natuta/natura-ritmo attraverso le percussioni.

Per ulteriori informazioni: Libreria Spartaco-Interno4 - tel. 0823 797063





Venerdì 7 marzo 2008 ore 21,15
Libreria, Sala di Lettura, Officina Culturale Indipendente-mente
Interno 4, Via Di Duccio, 26 Rimini.




Recensione a
Sony Labou Tansi
Turpe Stato

 

 




Incontro con
Le Nuove Muse

La casa editrice Le Nuove Muse di Torino sarà presentata anche a Rimini con la presenza di Maddalena Labricciosa, presidente, giornalista, di Egi Volterrani, direttore editoriale, scrittore, traduttore e di Maria Luisa Ghezzi, relazioni esterne, direttrice della rivista letteraria Alchimie. Introdurrà l’incontro Gianni Iasimone, poeta, regista, attore che, a seguire, con Daniela Muratori, attrice, leggerà alcuni brani dai primi libri pubblicati, con l’accompagnamento musicale del percussionista Michele La Paglia presso la Libreria, Sala di Lettura, Officina Culturale Indipendente-mente Interno 4, Via Di Duccio, 26 - Rimini.

Cos'è «Le Nuove Muse»?
È una nuova casa editrice con prevalenti interessi internazionali che prevede di pubblicare e diffondere i suoi libri sia sul mercato di lingua italiana sia su quello francofono. Soprattutto in Francia e in Inghilterra, anche con il sostegno delle culture francofona e anglofona dei paesi che costituirono i rispettivi imperi coloniali, la produzione letteraria di paesi lontani ha trovato spazio editoriale, e ha costituito un fenomeno vitale e positivamente innovativo anche per l'evoluzione di forme della letteratura locale e - vistosamente - per l'industria culturale nelle sue diverse sfaccettature. La fase attuale della civiltà umana, con le sue contraddizioni e i suoi duri contrasti, costituisce il terreno di cultura di fenomeni drammatici e violenti da dove traggono ispirazione molte letterature "lontane", e anche prossime. Sono quindi quelle manifestazioni poetiche e letterarie che bisogna documentare, siano esse espresse nelle lingue europee, o in quelle autoctone. Le stesse espressioni di queste manifestazioni si propongono come un programma generale, e un manifesto, come fossero le tessere di un puzzle che disegna e progetta un panorama di politica culturale. I giorni che viviamo richiedono un impegno umile e tenace, ma anche orgoglioso, per una ripresa culturale e conseguentemente morale della società. Per la riuscita del nostro progetto editoriale saranno perciò fondamentali la qualità delle traduzioni e quella degli apporti critici che dovranno essere assicurati dagli studiosi più attenti.

 




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foto del reading

 




nell’ambito dell’Openday
domenica 21 ottobre 2007, ore 16,15
biblioteca cda – wwf rimini “bruno marabini” via del grano, 333

verucchio (rn)

presenta
parole nel vento

un reading di poesia, narrativa, filosofia e altro a cura di daniela muratori con daniela muratori e giovanna d’errico

Ci sono parole semplici come via, viaggio che alludono a cose ordinarie, comuni, ma riflettono significati inquietanti e opposti, sorprendenti. Ma per organizzare quelle parole nella letteratura ci sono dei generi specifici, come la poesia e il racconto, che attraverso la scrittura rievocano perfettamente ciò che gli occhi vedono e l’anima restituisce.
Ed è ovvio che il suono delle parole è più forte se a proporlo sono donne, poetesse e narratrici, come è stato soprattutto per quelle “viaggiatrici” nate e vissute fra la fine dell’800 e gli inizi del 900. In tal senso, Parole nel vento è un incontro con le testualità di autrici che attraverso la loro voce e sensibilità, il loro sguardo, hanno dato un contributo “differente” alla travagliata storia del mondo.
Ciò che accomuna i nomi che abbiamo scelto non è solo il dato anagrafico ma soprattutto il contesto sociale nel quale vivono e si confrontano. Il ‘900 è un secolo di innovazioni, scoperte, dove cambia l’approccio con la geografia, cambiano le relazioni, i costumi, e soprattutto c’è la guerra.
E’ un secolo in cui predomina nei pensieri il viaggio, viaggio fisico e interiore. Conoscenza del sé, o fuga e ritorno a se stessi. (d.m.)




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foto dello spettacolo recensione

 

mercoledì 9 maggio 2007 ore 21,15 Teatro del Mare – Riccione
presenta
irrimediabile
di gianni iasimone
tratto dal suo poema “metà-fisico”, il mondo che credevo, mobydick, 2005

con gianni iasimone, antonio rocco, giovanna d’errico, michele la paglia, ignazio sciuto
voci e coro gianni iasimone, maurizio argàn, daniela muratori, daniela dal molin, daniele marzi
drammaturgia, immagini, oggetti gianni iasimone, antonio rocco
costumi tina iasimone
postproduzione audio e assistenza tecnica daniele marzi
montaggio video franco barabesi
luci fabio muratori
comunicazione e organizzazione daniela muratori
con la collaborazione di patrizia bebi, laura grossi, karen censoni
aiuto regia antonio rocco
regia gianni iasimone

irreparabile è questa notte - Osip Mandel’Štam


irrimediabile è la messa in scena per “voci e corpo” del poema “metà-fisico”, il mondo che credevo, di gianni iasimone, pubblicato nel 2005 per i tipi di Mobydick editore. Sono sette le scene o i quadri di irrimediabile e come un quadro che cambia man mano che si avvicina lo sguardo si vede Antonio, il protagonista, un uomo di mezz’età, sul bordo del molo di un porto di una cittadina del nord-est con la sua auto scassata. È lì per compiere il gesto fatale. Porre fine alla sua esistenza perché il mondo “che” credeva, come del resto il mondo in cui spesso noi crediamo, non esiste. Antonio, nato in un periodo cosiddetto di “transizione”, troppo piccolo per il boom economico, troppo giovane per la “rivoluzione”, troppo lontano dal posto giusto - è nato al sud, quindi si sente ancora più sfortunato e ha conosciuto l’obbligo della migrazione verso la provincia del nord -, troppo vecchio per l’indifferente, telematica, omologata contemporaneità italico-occidentale, non riesce ad accettare l’inaccettabile. Come molti della sua generazione, non ce la fa a piegarsi alla veloce e inesorabile involuzione, alla ormai avvenuta mutazione antropologica, o più semplicemente, alla scomparsa di quei valori e certezze che hanno rappresentato la cosiddetta “modernità”, il mondo che lui stesso, con slancio e senso di riscatto, attraverso l’amore e il lavoro - i lavori -, ha costruito nella sua originale presa di coscienza, in opposizione al testimone di idee e tradizioni di cui suo malgrado è portatore. Nell’immedicabile tormento della scelta finale veniamo investiti da un flusso di coscienza orale. Da parole disadorne, negate ad ogni respiro lirico, ora ironiche o amare, ora polemiche e arrabbiate che diventano presto urlo o silenzio. Da visioni e apparizioni no di attori ma di persone reali, essenziali, calate nelle loro fragilità quotidiane. Da un dramma purtroppo comune di vita reale, intrecciato alle vicende politico-sociali degli ultimi decenni, vissuto fino in fondo con tutte le contraddizioni e “ingenuità”, umane più che letterarie, di chi con un gesto estremo - ma lo farà? -, “irrimediabile”, prova a dire no alla tragedia in agguato, o, più banalmente, alla paura di vivere. O parafrasando Léo Ferré, di chi sceglie la “disperazione come forma superiore di critica” contro un mondo in disfacimento. (g.i.)

irrimediabile è una produzione associazione microcosmus – rimini
con il contributo di Provincia di Rimini – Assessorato alle Politiche Sociali
con il patrocinio di Comune di Riccione – Assessorato alla Cultura e alla Pace

informazioni 347.4867274 - 340.8696502

 




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in collaborazione con il wwf di rimini, nell’ambito dell’open day biblioteche romagna 2006
domenica 22 ottobre alle 17,00 oasi ca’ brigida via del grano 333 verucchio
presenta

un sentiero lungo un giorno
happening di arte e poesia

Il monte provenzale de La Sante-Victorie tante volte ritratto nelle sue spoglie liricità è stato il soggetto preferito del pittore Cézanne.
Dal duplice approccio alla montagna, attraverso i quadri e la realtà, lo scrittore Peter Handke ricava una “dottrina”: le cose sono, durano, e nel loro durare “come proseguimento indefinito dell’esistenza” perdono ogni aura di ambigua suggestione e si rigenerano in realtà acquisita per sempre, in patrimonio e struttura interiore di chi li osserva.
Il nostro intento è dunque quello di esercitare lo sguardo attraverso i sentieri imprecisi dove ripide e improvvise sono le curve, e le discese e ricco e folto è il fogliame, “ali per uscire dal fisso del tronco” con i quadri “reali” del pittore Beppe Vaccarini e testualità di poeti come Lorca, Montale, Pasolini, Caproni e altri che hanno “vissuto e abitato” i paesaggi. Percorrendo palmo a palmo i colori di questo giorno dedicato ai libri e alla “lettura” ma anche allo sguardo che cattura il paesaggio – che ormai abbiamo maldestramente violentato - attraverso la tensione di un “quadro” e i suoi elementi costitutivi affinché emerga il luogo catartico della trasmissibilità, fino a che dal Bosco, con le cose riconquistate, si deve uscire, tornare tra gli uomini e ricominciare…

                                    



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Nell’ambito di Scenaria 2006, a San Leo (PU), sabato 15 luglio, dalle 18,30, Gianni Iasimone, accompagnato dal percussionista Michele La Paglia, parteciperà a Il Paese dei Racconti’, happening itinerante di narrazioni orali, nel centro storico, tra cortili, strade, piazze e, alle 23,00, dopo il concerto di Ambrogio Sparagna, a
‘La Veglia delle Fole’, al Forte, no-stop di fiabe, filastrocche, storie e musiche della tradizione orale tra Romagna e Marche e di ambito mediterraneo.

Poche storie: una fiaba, una ninnananna, uno scioglilingua, un canto d’amore, raccontate come si faceva una volta d’estate sull’aia o d’inverno mentre ci si stringeva vicino al tepore di un focolare. Una narrazione che parte dalla tradizione orale popolare di origine agro-pastorale del mediterraneo per arrivare, attraverso la ricostruzione delle figure magico-fiabesche del passato più ricorrenti, in parole, musica, silenzio, e le infinite possibilità del teatro, al vero sentire, alla comunicazione vera. Come sfida contro l’incomunicabilità, la distanza, la negazione della sofferenza, della miseria, antica e nuova, morale e quotidiana. Per una volta senza la compagnia delle invasive meraviglie tecnologiche e l’onnipresente frastuono dello schermo televisivo. Il semplice stare insieme che trasforma chi narra e chi ascolta e si trasforma in incontro, rito di vita, teatro che si anima, “diventa voce”. (gianni iasimone)

                                    



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filo d'erba
reading di poesia


Federico Garcìa Lorca, di cui quest’anno ricorrono i settant’anni dalla sua morte, dice: “Il poeta che si accinge a scrivere ha la sensazione di recarsi a una partita di caccia notturna in un bosco remoto. Si torna dall’ispirazione come da un paese straniero. La poesia è la narrazione del viaggio”. E il viaggio che vogliamo fare noi ci condurrà sul “sendero dulce” del mistero della poesia, che passa e vive accanto a noi, fino a spingerci sul “crinale” della nostra inesplorata coscienza (semi-coscienza). E nelle soste in mezzo al bosco ognuno potrà tirar fuori dalla propria tasca la sua poesia, quella nascosta nel cassetto e mai detta, o quella del poeta più amato. Ognuno potrà “aggrapparsi” al proprio filo d’erba, che da Whitman in poi, non è solo una metafora della nostra fragile esistenza, è anche la misura della nostra incoscienza.


in collaborazione con il wwf di rimini,
nell’ambito della festa delle oasi 2006
domenica 30 aprile alle 17,30
oasi ca’ brigida via del grano 333 verucchio

                                    



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pellegrinaggio nel bosco
di
gianni iasimone


Percorrere i sentieri del bosco battuti dagli animali più che dagli uomini è darsi nuove possibilità di conoscenza. Camminare dove il pelo si confonde con le spine per vedere l’incanto e, se si vuole, farsi trascinare nelle paure che ci diamo, o ci danno, per non alzare la schiena mai, come una preda braccata, fino allo stremo. Nella nostra innaturale esistenza il “pellegrinaggio nel bosco” diventa un’azione integrale che riempie non soltanto uno spazio - una radura, un sentiero - di storie, racconti di visioni, di poesia ma di senso. Alcuni lettori di versi e frasi semplici nell’atmosfera sospesa della natura ci accompagneranno in un percorso ricco di sorprese: musica, parole, gesti che ci porteranno a vedere e ascoltare, e sentire, il corpo fuori di noi, nel profondo. La natura che vive, come noi.

in collaborazione con il wwf di rimini,
nell’ambito dell’open day biblioteche romagna,
domenica 24 aprile 2005 alle 17,00,
oasi ca’ brigida via del grano 333 verucchio



   
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vieni c'è una strada nel bosco...
di
daniela muratori


… alla bimba piaceva moltissimo stare dalla nonna, ma i suoi genitori non la lasciavano andare, perché era pericoloso attraversare il bosco da sola…

Una fiaba, una filastrocca, una metamorfosi, come chi aspetta che succeda chissà che. Un sogno. E chi nel bosco c’è andato per scoprire il sogno, e per l’occasione vuole essere platea privilegiata di quella visione, diventa all’improvviso parte di quel contesto. Nel bosco ci si va per scoprire il sogno o l’arcano, ma spesso come succede nella fiaba e nella vita, nel bosco ci si va per diventare adulti. Quindi l’andare e il perdersi nella foresta come rito primario: di iniziazione, di teatro, di vita.

in collaborazione con il wwf di rimini,
nell’ambito della festa delle oasi wwf 2005,
10 aprile 2005
oasi ca’ brigida via del grano 333 verucchio


info@microcosmus.org